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TitreIl Cesano, dialogo di M. Claudio Tolomei, nel quale da i più dotti si disputa del nome, col quale si dee ragionevolmente chiamare la lingua toscana
AuteursTolomei, Claudio
Date de rédaction
Date de publication originale1555
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Ma e\' mi pare aver voi imitato quello accorto discepol d\'Appelle il quale, non potendo quanto si conveniva dipinger Elena bella, la dipinse ricca, ornandola di superbe vesti e con molte gemme intorno di finissimo oro, pensando forse che, quanto di belleza le mancava, tanto fusse da quel ricco ornamento sovvenuta. Quanto meglio fora con vilissima veste d\'intorno aver interamente ritratte quelle sue divine belleze!  Egli certo più glorioso ne saria divenuto, e ella più contenta rimasa: quando non da le veste, non da l\'oro, ma da sola sé stessa sarebbe stata maravigliosamente adornata. Ond\'io non m\'ingegnarò già costrui imitare; anzi, mostrandovi in questa parte la verità bella e nuda, non mi curarò di voci soavi o di parole ornate vetirla: perché elle non si gode se non di sé medesima, e ogni altro ornamento ch\'ell\'abbia intorno stima le oscuri e l\'asconda molto la bellezza del corpo suo. E se pur ella si dilettasse degnamente vestita andare e come da le altre cose regina pomposa agli occhi de\' riguardanti mostrarsi, non io son tale che onoratamente ciò far possa, ma uopo fia che con le vostre dolcissime parole e bellissime figure s\'adorni.

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